Rientro ora da due giorni trascorsi al Βlue Zone Forum di Cádiz e con la mente ancora ricca delle numerose informazioni acquisite ma anche condivise, essendo stato uno degli speaker, mi faceva piacere condividere con tutti voi questa mia straordinaria esperienza. Soprattutto ragionando sul fatto che a qualche migliaia di chilometri di distanza, proprio in queste ore, Dubai sta ospitando COP28, la più importante conferenza mondiale sul clima. E noi, qui in Andalusia, stiamo contribuendo in maniera concreta e massiccia a contrastare i cambiamenti climatici mettendo sul tavolo azioni, innovazioni, tecnologie, in particolar modo per salvaguardare il benessere dei nostri oceani. Solo in questa maniera, possiamo davvero frenare gli stravolgimenti in atto. Quindi, se a COP28 ci si confronta tra capi di Stato e di Governo, al Βlue Zone Forum ci siamo tirati su le maniche e affrontiamo di petto la questione.

Prima di tutto, come CEO e founder di IB – Innovation Booster, ho avuto il piacere di supportare durante la due giorni, OceanHis, startup italiana ideatrice di “Blue Blox”, un sistema in grado di analizzare lo stato di salute delle acque marine trasmettendo i dati raccolti durante la navigazione, attraverso un sistema in cloud. Quale loro partner strategico, sono stato insieme ad Alessandra Onida, biologa marina, nello stand dedicato. In tantissimi hanno voluto saperne di più di questo innovativo device plug & play essenziale per la salvaguardia dei mari e la sostenibilità dell’ecosistema.

Nello stand Oceanhis durante il Blue Zone Forum di Càdiz

Inoltre, ho avuto il piacere di essermi confrontato durante l’evento con numerosi professionisti ed esperti intervenuti, tra i quali Gunter Pauli un imprenditore belga, tra i primi su scala globale a parlare di Blue Economy, ossia di tutta quella serie di strumenti e risorse economiche da poter utilizzare e dirottare proprio verso le nostre coste e i nostri mari. Ha fondato Zero Emissions Research and Initiatives, un gruppo di lavoro che si prefigge proprio di dirottare verso le giuste azioni i numerosi investimenti che stanno interessando proprio questo particolare e delicato settore. Ho seguito con molto interesse il suo intervento di apertura soprattutto perché ha anche affrontato tematiche che avevo in parte trattato in un mio recente articolo pubblicato qui sul mio blog.

In attesa del mio intervento, ho condiviso qualche mio pensiero in materia con giornalisti provenienti da varie parti del paese che hanno puntato la loro attenzione proprio sul mondo della Blue Economy cercando di capire ancora di più cosa si stesse facendo in termini di azioni concrete. E tra una intervista e l’altra, non potevo non scambiare due chiacchiere (e anche due piacevoli risate) con alcuni amici e colleghi incontrati durante il Βlue Zone Forum. Da José Ignacio Morales Conde, innovation manager di Telefónica, il quale è stato anche ospite del mio primo IB – TALK (qui per chi rivolesse vedere il nostro video confronto su Spagna e Italia dal punto di vista hi-tech), passando a José Manuel Fedriani Castro (direttore generale Consorcio Zona Franca Cádiz) e Victor Cobos (VP International Business – M&C Saatchi Spain / Group Partner – Orbyn). 

Nel corner interviste del Blue Zone Forum

Qui sono insieme con Gunter Pauli (il primo a sinistra), e con José Manuel Fedriani Castro, Victor Cobos e Nacho Ignacio Morales

Quindi, eccoci giunti all’appuntamento con International in Blue. Sul palco insieme a Mary Reid, esperta di questioni finanziarie nel settore degli investimenti in Blue Economy, Juliana Carvajal in rappresentanza dell’Unione Europea per il comparto del Polo Marino della stessa UE, e Nacho Ormeno, investor, abbiamo parlato di come supportare le piccole realtà imprenditoriali che hanno ideato sistemi all’avanguardia, come nel caso di Oceanhis, ma che necessitano di un sostegno maggiore, sia dal Privato così come dal Pubblico, per scalare e quindi catturare l’attenzione a livello internazionale. Azioni necessarie per non lasciare circoscritte solo su determinati mercati, innovazioni che invece dovrebbero accelerare il loro processo vista l’esigenza su scala mondiale nel contrastare i cambiamenti climatici. 

Durante il mio speech “International in Blue”

Al termine dei due giorni, torno a Siviglia, il mio quartier generale, davvero soddisfatto di come sono andate le cose, degli incontri fatti e del contributo che ho potuto offrire alla platea internazionale presente. Siamo sulla buona strada, ma c’è molto ancora da fare e i tempi sono sempre più stretti. Come IB – Innovation Booster stiamo facendo tanto, ma faremo ancora di più nel futuro prossimo. Il benessere del nostro Pianeta, e dei nostri Oceani, ce lo impone.

 

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